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Tecnica
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In questa pagina vi vogliamo
far vedere cosa accade al motore quando cambiano le condizioni
atmosferiche.
Ipotizziamo di avere il nostro motore con una carburazione
ottimale per queste condizioni atmosferiche: |
Cosa accade in nuove condizioni significativamente distanti
dalle precedenti? |
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Principalmente due cose: |
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la prima è relativa alla risposta del motore
che per effetto delle nuova densità dell'aria e del
nuovo grado di umidità, come è noto, offrirà
prestazioni differenti con temperature di esercizio
differenti; |
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la seconda invece riguarda la risposta del carburatore che è
influenzata dalla differente densità dell'aria e che quindi
determinerà una carburazione con un rapporto aria / combustibile
diverso dal precedente. |
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Pertanto la prestazioni e l'affidabilità del motore saranno
influenzate non solo dalle nuove caratteristiche dell'aria, ma anche
dalle conseguenze che esse determinano in termini di temperature di
esercizio e di carburazione.
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Prove al banco in differenti
condizioni atmosferiche, mantenendo la stessa taratura
carburatore, senza correzione DIN per vedere le reali
prestazioni nelle due situazioni.
In rosso con le condizioni atmosferiche iniziali, in verde con le nuove
condizioni |
Attraverso i nostri software SET-UP Carburetor e SET-UP Two Stroke
possiamo vedere cosa accade alle temperature di esercizio e al
rapporto A/F per effetto dei cambiamenti delle condizioni
atmosferiche, nell'ipotesi di mantenere la stessa taratura del
carburatore. Considerazioni simili si potrebbero ricavare dal
confronto dei risultati di telemetria rilevati dagli opportuni
sensori.
In primo luogo è possibile vedere che nelle nuove condizioni il
carburatore ha un comportamento differente e quindi si ha un
arricchimento della carburazione.
In secondo luogo è possibile vedere gli effetti sulle temperature e
stato di esercizio del motore dovuti alle nuove condizioni
atmosferiche e alla carburazione che ne è derivata mantenendo fissa
la taratura.
In particolare si nota che le nuove condizioni atmosferiche ed il
conseguente arricchimento della carburazione hanno determinato un
calo delle temperature di combustione e di scarico. L'allontanamento
della carburazione dai valori ottimali ha portato ad un
peggioramento del rendimento di combustione e della sua velocità.
Per contro il calo delle temperature di combustione ha ridotto i
rischi di detonazione.
Attraverso il software SET-UP Carburetor potrete ottimizzare la
taratura del carburatore per le nuove condizioni atmosferiche al
fine di ottenere una carburazione che permetta le migliori
prestazioni sia in termini di coppia, sia di potenza massima,
mantenendo nel contempo lo stesso grado di affidabilità.
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Prove al banco con taratura iniziale e con carburazione
ottimizzata per le nuove condizioni atmosferiche. In rosso
con la taratura iniziale, in verde con la carburazione
ottimizzata. |
Avvalendoci del software SET-UP TWO STROKE valutiamo cosa accade
alle temperature rispetto alle condizioni di partenza, sia senza
aver modificato la taratura, sia dopo aver ottimizzato la
carburazione.
Concentriamoci su due temperature che sono importanti per affidabilità
e prestazioni, e cioè quella di combustione e quella di
scarico.
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condizioni iniziali |
nuove condizioni
stessa taratura |
nuove condizioni
carburazione ottimizzata |
Analizzando la temperatura di combustione possiamo vedere che per
effetto delle nuove condizioni atmosferiche, se non si modifica la
taratura si ha un calo della temperatura, invece riottimizzando la
carburazione si ritorna sugli stessi livelli di partenza, ciò
significa avere lo stesso grado di affidabilità del motore e far
lavorare la candela nelle medesime condizioni di quelle iniziali,
evitando quindi rischi di detonazione.
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condizioni iniziali |
nuove condizioni
stessa taratura |
nuove condizioni
carburazione ottimizzata |
Per quanto riguarda la temperatura allo scarico si può vedere che
nelle nuove condizioni atmosferiche, se non si modifica la taratura
si ha un calo della temperatura, mentre riottimizzando la
carburazione si ha un recupero della temperatura allo scarico, ma si
è ancora distanti dalla temperatura di scarico che si registrava
nelle condizioni iniziali.
Chi utilizza la sola sonda della temperatura di scarico come
riferimento per modificare la carburazione penserebbe di poter
smagrire ulteriormente per riportarsi sulle temperature di scarico
iniziali, ma questo metodo però presenta delle controindicazioni di
cui spesso non ci si accorge e che a volte possono portare a
spiacevoli sorprese.
Infatti, analizzando cosa accade modificando la carburazione per
ritrovare le stesse temperature allo scarico che si avevano nelle
condizioni atmosferiche iniziali, se è vero che si ha un incremento in termini di potenza massima è altrettanto vero che si ha una perdita di coppia nell'arco di utilizzo, ma soprattutto si fa lavorare il motore in condizioni di temperatura più critiche, infatti si ha un aumento della temperatura media di combustione e quindi della candela con un incremento dei rischi di detonazione e di surriscaldamento del pistone con possibilità di grippaggio.
Da quanto visto in questo esempio appare chiaro che prendere come
riferimento la temperatura di scarico e cercare di raggiungerla
nelle diverse condizioni atmosferiche agendo sulla sola carburazione
a volte può portare a problemi di affidabilità in quanto la
carburazione influenza anche le temperature di combustione e della
candela e si finisce in condizioni critiche.
Se l'obiettivo è il raggiungimento della stessa temperatura di
scarico al variare delle condizioni atmosferiche, la strada
tecnicamente più adeguata per non compromettere l'affidabilità del
motore è unire all'intervento sulla carburazione anche quello
sull'anticipo di accensione.
Rispetto alla condizione in cui si è ricercata la stessa temperatura
di scarico delle condizioni atmosferiche iniziali agendo sulla sola
carburazione (dati in rosso), la combinazione di carburazione e
anticipo d'accensione individuata grazie al SET-UP TWO STROKE (dati
in verde) consente di avere temperature di scarico addirittura
superiori, stessi livelli di potenza, ma uno stress termico
decisamente inferiore che evita quindi i rischi di detonazione e di
surriscaldamento.
In conclusione di quanto visto in questo esempio si può dire che le
condizioni atmosferiche oltre alla carburazione alterano tutte le
temperature di funzionamento del motore, quindi quando si va ad
intervenire sulla sola carburazione è opportuno pensare non solo
alle temperature allo scarico, ma anche a cosa accade alle
temperature di combustione e della candela (SET-UP Carburetor). Se invece ci si vuole
concentrare sulla sola temperatura di scarico è opportuno unire alle
modifiche di carburazione quelle sull'anticipo di accensione per
poter gestire in maniera ottimale prestazioni e affidabilità (SET-UP
TWO STROKE).
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2005/15 |
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