La messa a punto del telaio del kart è uno degli aspetti più
importanti, ma anche uno dei più complicati, infatti ci sono tante
regolazioni che si possono effettuare, ed ognuna di queste influisce
in maniera significativa sul comportamento del kart, e soprattutto
sul feeling del pilota.
A questo proposito è importante fare un distinguo, infatti le scelte
tecniche e le regolazioni possono andare in due direzioni, la prima
per rendere il kart prestazionalmente il più efficace possibile, la
seconda per fare in modo che il pilota riesca a guidare al meglio
delle sue possibilità sfruttando al massimo le potenzialità del
kart.
Spesso le due direzioni non coincidono quindi come spesso accade un
team vincente è quello dove il tecnico riesce a fare le scelte che
vanno incontro al pilota, e il pilota d'altro canto cerca di
lavorare su se stesso per sfruttare al meglio quelle scelte mirate
invece a migliorare complessivamente la prestazione del kart.
Ovviamente la direzione più importante è quella di fare in modo che
il pilota guidi al massimo delle sue capacità, perchè è inutile
insistere su soluzioni che anche se tecnicamente migliori, il pilota
per sue caratteristiche non riesce a sfruttare.
Quando però il livello cresce però è il pilota che deve fare un
passo ulteriore riuscendo a sfruttare al massimo le soluzioni più
efficaci anche se non si sposano pienamente con il suo stile.
Vediamo quindi di capire tra le tante regolazioni quali influiscono
sul comportamento dinamico del kart e quali invece cambiano le
sensazioni che il pilota avverte durante la guida.
COME INTERVENIRE SUL SETUP DEL TELAIO DEL KART
Il primo aspetto che influisce sulla dinamica del kart è certamente
il bilanciamento, e questo ha un'influenza notevole sul
comportamento del kart, pertanto sia in fase di sviluppo del kart,
sia a livello di messa a punto, dovrebbe essere preso in
considerazione per individuare la soluzione che di base garantisce
le migliori prestazioni.
Altro aspetto che influisce sulla dinamica del kart è l'effetto
dell'assale posteriore, infatti essendo il kart privo di
differenziale, rende il kart sottosterzante, o sovrasterzante a
seconda delle fasi di guida, pertanto le regolazioni e le scelte
tecniche che modificano il sollevamento della ruota posteriore
(kingpin e caster), o la rigidezza del telaio (barre e assale) sono
importanti per modificare l'equilibrio dinamico del kart.
Ci sono poi scelte tecniche importanti per fare in modo che il kart
assorba in maniera ottimale le asperità del terreno, infatti essendo
privo di sospensioni, oltre alle gomme è il telaio stesso che funge
da sospensione, quindi ad esempio le scelte dei mozzi e della
rigidezza dell'assale posteriore influiscono su questo.
Come avete visto ci sono già tante scelte e regolazioni che possono
influire in maniera significativa sul comportamento del kart, ma a
tutte queste si devono aggiungere quelle che modificano le
sensazioni che il pilota ha durante la guida, che come abbiamo visto
sono altrettanto importanti.
Infatti il pilota avverte la deriva dei pneumatici e del kart
(sottosterzo e sovrasterzo) e agisce di conseguenza, questo
ovviamente lo fa sentire più o meno sicuro, a vantaggio o meno della
prestazione finale.
Le regolazioni che alterano questo aspetto sono molte perchè per
come si comportano i pneumatici in condizioni limite, basta
veramente poco per modificare gli angoli di deriva su cui lavorano,
pertanto ogni scelta deve essere fatta con estrema attenzione per
trovare il giusto equilibrio e dare al pilota il feeling che cerca.
Per modificare la deriva dei pneumatici si possono infatti
modificare i carichi che agiscono sulle ruote, intervenendo ad
esempio sulla larghezza delle carreggiate anteriori e posteriori,
oppure modificare gli angoli di camber, o ancora cambiare la
convergenza delle ruote.
Complessivamente quindi il tecnico che deve effettuare la messa a
punto del telaio del kart si trova di fronte a tante scelte, che
devono essere ripetute di volta in volta, in base alle
caratteristiche della pista, alle condizioni, e alle sensazioni del
pilota, appare chiaro quindi che anche con tanta conoscenza e tanta
esperienza non è facile fare le scelte ottimali, anche perchè spesso
il pilota, soprattutto se giovane, non è in grado di fornire delle
chiare indicazioni sui problemi che avverte, e si è costretti a
muoversi al buio.
Sia per chi ha poca esperienza, sia per i tecnici più esperti che
si trovano a lavorare ai massimi livelli con gare serratissime, è
quindi fondamentale avvalersi di strumenti e software che forniscano
indicazioni su come realmente si è comportato il kart ed aiutino
concretamente a fare le migliori scelte per un setup ottimale.
Proseguendo nella lettura potrai iniziare a pensare di mettere un
tassello importante per la crescita tecnica del tuo team e del tuo
lavoro.
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